Produttori di Grana Padano pronti a intervenire su criticità energetiche

La rappresentante dell’ufficio tecnico del Consorzio per la Tutela del Grana Padano DOP parla alla vigilia di un nuovo webinar sulla sostenibilità organizzato dal Distretto Latte Lombardo. “Grazie ai rilievi effettuati da ENERSEM nell’ambito del progetto LIFE TTGG abbiamo identificato più momenti della produzione sui quali è possibile migliorare”, spiega Annamaria Boldini.

Innovazione e tradizione insieme per la sostenibilità

La sostenibilità è un ombrello ampio, sotto cui in tanti tentano di ripararsi dai rilievi circa il loro operato. C’è chi, però, questo ombrello lo apre in primis per difendere la bontà del proprio prodotto e, magari, riuscire a migliorarne la filiera produttiva. Perché innovazione non è il contrario bensì un valido alleato della tradizione, in un mondo che è cambiato più in fretta del previsto, soprattutto nel corso dell’ultimo anno.

Per questo sulla sostenibilità si concentra spesso il lavoro del Distretto Latte Lombardo, che per mercoledì 31 marzo alle 11 ha organizzato un nuovo webinar dal titolo: “Il Consorzio Tutela Grana Padano e la Sostenibilità”, che noi vediamo ricongiungersi idealmente a quello organizzato insieme a noi lo scorso 2 dicembre “Il caseificio sostenibile? È già realtà”. Fra i relatori del 31 marzo ci sono, infatti, anche Carlo Proserpio e Pieter Ravaglia, già referenti per il progetto LIFE TTGG cui ENERSEM partecipa per la parte relativa all’efficienza energetica nei caseifici. Proprio da questo aspetto è partita la nostra intervista ad Annamaria Boldini, che fa parte dell’Ufficio Tecnico del Consorzio per la Tutela del Grana Padano DOP e apre il webinar con un’ampia disanima in materia.

Quando nasce l’impegno del Consorzio Grana Padano per la sostenibilità?

“Il Consorzio segue da tempo i principi della sostenibilità – economica, sociale, ambientale, nutrizionale. Il primo documento esplicito è del 2007, ma sin dalla sua fondazione con lo statuto è stato chiaro l’impegno, con diversi studi con approcci e metodologie mirate al fine di valutare e ridurre l’impatto ambiente dell’intera filiera, per ribadire l’attenzione al territorio della produzione di origine: si estende in 5 regioni, la produzione effettiva è concentrata in 13 provincie in cui nasce la DOP più diffusa e consumata al mondo. Basti pensare ai 5 milioni e 255 mila forme prodotte in un anno come il 2020 nei 142 caseifici produttori”.

Quali sono i cardini che supportano questa attività?

“Ambiente, tecnologia, ricerca. Siamo costantemente impegnati in progetti di ampio respiro – come il LIFE TTGG e il Made Green in Italy, che nel webinar vengono presentati da Pieter Ravaglia e Carlo Proserpio – per affinare gli strumenti da mettere a disposizione ai consorziati della filiera della DOP Grana Padano e supportare concretamente l’impegno di ogni affiliato nel far crescere la sostenibilità”.

Come rientra il tema dell’energia e dell’efficienza energetica in tutto questo sviluppo?

“Il lavoro che ENERSEM ha compiuto nell’ambito dei progetti LIFE TTGG e VIDA all’interno di caseifici di Grana Padano DOP è stato estremamente utile perché, da un lato, ha identificato le criticità del ciclo produttivo e, dall’altro, ha mostrato la possibilità di risolverle prospettando ai caseifici possibili soluzioni di efficienza energetica, ad esempio, agendo su concentratori del siero, torri di raffreddamento e rinnovo dei locali attraverso un adeguata progettazione volta al risparmio energetico.

Maggiore attenzione all’ambiente implica una maggiore sensibilità al benessere degli animali. Come si muove il Consorzio?

“Anche in questo caso Consorzio e filiera si muovono da tempo nella direzione di una maggiore tutela e benessere delle vacche da latte. Tre sono i fronti più rilevanti:

  1. Alimentazione: almeno il 75% di secco dei foraggi della razione giornaliera deve provenire dalla zona di produzione del latte;
  2. Mungitura: l’introduzione di un sistema automatico di mungitura con accesso libero garantisce alla bovina da latte, opportunamente abituata, un rispetto maggiore del suo bisogno fisiologico e di benessere;
  3. Classyfarm: è un sistema integrato finalizzato alla categorizzazione dell’allevamento in base al rischio promosso dal Ministero della Salute e inserito nel Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale-SQNBA del MiPAAF.

Chi voglia approfondire ulteriormente può seguire il webinar al link meet.google.com/dvz-zpbj-zfs mercoledì 31 marzo 2021 alle ore 11.